Spot #2016
“Spot è il mio secondo album, è scritto interamente in lingua napoletana ed stato il mio primo lavoro interamente prodotto ed orchestrato da me…posso dire che da Spot ho iniziato ad essere arrangiatore..”
“..Block ha un talento feroce, ancora da valorizzare come meriterebbe. Intanto canta un disagio insieme intimassimo e generazionale, appoggia la sua voce su chitarre, acustiche o elettriche, che potrebbero benissimo fare a meno dell’ukulele di moda o del ritornello in stile Manu Chao. Ma in tempi così omologati e difficili, l’incipit di “‘O mare va truvann’ ‘e forte” è uno sparo nella notte….” il Mattino
“..sembra trattarsi di una trasformazione, d’una rinascita sonora e metrica, probabilmente dell’inizio di un nuovo percorso, date le premesse, carico di meraviglie.” Il Corriere della Sera
“Un album realizzato fra suoni naturali e caos cittadino, onde fragorose e aliti di vento. Un disco che, all’ascolto, conduce in spazi azzurri, lontani da ogni grigiore.” RaroPiù
“Un eclettismo musicale, quello proposto in “S.P.O.T (Senza perdere o’tiempo)”, che riflette appieno il ‘cantacompositore’ napoletano ed è in grado di soddisfare un pubblico dai palati più diversi ma uniti dall’amore per la musica d’autore.” Dire.it
“In definitiva S.P.O.T. è un album pieno di atmosfere musicali che sanno descrivere nelle contraddizioni nel disagio eppure nel coraggio e nell’ironia l’anima giovane di un vero talento italiano” Vinile
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S.P.O.T. (Senza perdere ‘o tiempo)
Il secondo album di Giovanni Block
Dal teatro all’undergound, andata e ritorno, il percorso di un Napòlide. Rigorosamente in lingua
“S.P.O.T (Senza perdere o’tiempo)”, il secondo album di Giovanni Block.
Scritto, orchestrato e prodotto artisticamente dallo stesso cantautore, è stato registrato negli studi della Polo Sud di Ninni Pascale.
L’album, tutto in napoletano, è stato anticipato dall’uscita ad aprile di un singolo, “Tiempo ‘e viento” ed è composto da 10 brani per 11 tracce: “O mare va truvann’ e forte”, “Sule” (2 versioni), “Senza dicere niente”, “Int’all’undreground”, “Core mio”, “Storia di un antico tradimento”, “Palomma ‘e notte”, “Addà venì baffone”, “E va a fernì sempe accussì”. I musicisti ospiti rappresentano il meglio della musica prodotta da napoletani negli ultimi anni;Flo, Alessio Arena, Moda loda broda, Epo, Francesco Di Bella, Batà ngoma.
Dai primi momenti della formazione di questo disco il tema era: “Scrivere o non scrivere in napoletano?”. Un aspetto delicato, specie dopo la morte di Pino Daniele.
Block ha scelto la lingua partenopea. Scelta difficile, in un momento in cui osare il napoletano poteva essere visto come irriguardoso. Ma, forte di una condizione anomala all’interno del circuito musicale cittadino e italiano, per certi versi ‘aliena’, troppo colto per essere pop e troppo semplice per piacere alle accademie, ha deciso di realizzare un lavoro che, per il tramite della grande musica, andasse dritto al cuore della sua città. E oltre: vero ‘napòlide’, ha scritto in lingua madre non per ritagliarsi l’ennesima patente di napoletano doc ma individuando in questa un mezzo di riscoperta di sé e di dialogo con fuori. In questo senso Block si colloca in quella categoria di artisti formatisi all’ombra del Vesuvio ma fatalmente destinati a uscirne: quelli che utilizzano la lingua e le storie che questa città con i suoi conflitti e le sue bellezza regala, coltivando però un’ambizione artistica potenzialmente senza confini.
I brani del suo nuovo lavoro sono l’esito di una concezione artistica totale: autore di testo e musica, curatore degli arrangiamenti delle orchestrazioni e produttore artistico, con piena maturità Block veste gli undici brani di sonorità quasi filmiche, trasformandoli in parti di un viaggio sonoro innovativo. Non a caso a S.P.O.T. partecipa il meglio della scena musicale cittadina: Alessio Arena, Epo, Flo, Francesco Di Bella, i Moda Loda Broda - l’attore Gianfelice Imparato ha scritto il testo di“Sule” sono solo alcuni degli artisti che hanno portato il loro contributo creativo e umano alla musica di Block. Un disco che sa essere divertente, orecchiabile e incredibilmente profondo. Ci sono canzoni come;“Core mio” che commuovono, altre che divertono come “Adda venì baffone”, altre ancora che tuffano l’ascoltatore in un tempo sospeso come “Tiempo ‘e viento”.
L’alto e il basso si inseguono, camuffandosi l’uno dietro l’altro. Un approdo naturale per un autore dal precoce successo nazionale che, dopo aver fatto cantare le platee di tutta Italia, si è preso il tempo di tornare alle radici, e non solo territoriali: concedendo tempo allo studio, con tre diplomi al Conservatorio, per poi calarsi a peso morto nel più profondo underground, nelle cantine, a contatto con gli umori della gente. Così nasce S.P.O.T: una rivisitazione degli estri sotterranei della città arricchita dallo studio fatto sulle materie nobili. Chi frequenta la musica, napoletana e non, si renderà conto che questo equilibrio - considerato quasi sempre impossibile - nell’ultimo lavoro di Giovanni è, addirittura, mirabile. Buon ascolto.
(Giovanni Chianelli - Comunicato Stampa)
Credits SPOT
Testi, musica, arrangiamenti e orchestrazioni : Giovanni Block
Registrato e Mixato presso la POLOSUD RECORDS di Ninni Pascale da Alessandro D’aniello.
Ospiti : Francesco Di Bella, Alessio Arena, Epo, Flo, Moda Loda Broda, BatàNgoma.
Chitarre : Giovanni Block, Marcello Giannini, Luigi Scialdone, Ciro Tuzzi, Enzo Foniciello.
Sezione Ritmica : Augusto Bortoloni, Pasquale Benincasa.
Basso e Contrabbasso : Dario Mariello, Antonio Gomez.
Fiati : Giovanni Block, Fabio Renzullo, Pietro Santangelo, Luciano Nini, Carmine Marigliano.
Pianoforte : Mariano Bellopede, Giovanni Block.
Ukulele e Mandolino : Luigi Scialdone.
Back Vocals : Salvatore Lampitelli, Fabiana Martone, Alfredo D’ecclesiis, Dario Guarino, Ninni Pascale.
Beat Box : Cosimo Amato
Archi : Valerio Starace, Antonio Ruocco, Giovanni Sanarico, Caterina Bianco, Arcangelo Michele Caso.
La voce recitante nel brano Sule è di Gianfelice Imparato.